Assistenza agrotecnica
La mosca dell'olivo
Bactrocera oleae
fsdgs
La mosca dell’olivo, fa parte della sottofamiglia delle Dacinae ed è una specie carpofaga, la cui larva è una minatrice della drupa dell’olivo. Le regioni più colpite sono quelle più umide e più fresche dell’areale di coltivazione. L’uovo è lungo 0,7-1,2 mm circa, è allungato, leggermente appiattito al ventre, con un piccolo tubercolo micropilare biancastro, per la respirazione dell’embrione.
Le femmine depongono l’uovo in estate, quando l’oliva raggiunge i 7/8 mm di diametro. L’ovideposizione avviene praticando una puntura sulla buccia dell’oliva e lasciando un solo uovo nella cavità sottostante. La schiusura dell’uovo avviene dopo un periodo variabile secondo le condizioni climatiche: da 2-3 giorni nel periodo estivo a una decina di giorni nel periodo autunnale. La larva da principio scava una galleria superficiale, in seguito si sposta in profondità nella polpa fino ad arrivare al nocciolo, che in ogni modo non viene intaccato.
La crescita della larva prevede tre mute e con l’avvicinarsi della terza muta la larva si sposta verso la superficie e prepara il foro di uscita per l’adulto, erodendo la polpa fino alla superficie e la sciando solo una sottile membrana di copertura. In questa fase sono chiari sul frutto i segno dell’attacco della mosca perché esso si presenta più scuro in corrispondenza della mina. Sulla superficie è facile notare un’area translucida in corrispondenza col canale scavato dalla pupa per permettere la fuoriuscita della mosca adulta. La pupa resta quiescente nella cavità sottostante; a maturità l’adulto con una pressione rompe la pellicola superficiale lasciata dalla larva e vola via. In autunno e in inverno il comportamento è un po’ differente perché la larva mautura fuoriesce e cade a terra: qui avviene l’impupamento.