Assistenza agrotecnica

Approfondimenti sulla lotta integrata

Fondamentale conoscere e utilizzare le corrette pratiche, il futuro dell'agricoltura viaggia verso l'ecosostenibilità 

Approfondimenti sulla lotta integrata
Approfondimenti sulla lotta integrata

Per effettuare questa pratica obbligatoria dal 1 gennaio 2014 dobbiamo utilizzare diverse tecniche colturali, di monitoraggio o cattura massale e biologiche. Mentre per quanto riguarda le tecniche colturali si possono utilizzare diverse metodologie che variano dalla fertirrigazione all'habitat delle piante coltivate, in questo capitolo ci soffermeremo soprattutto sulle trappole, gli insetti e i microrganismi utili.

Le trappole

Possiamo dividere le trappole in 2 tipi di funzione: monitoraggio e cattura massale. Il monitoraggio può essere fatto con le trappole a feromoni che attirano l'insetto maschile per segnalare la presenza oppure con le classiche tabelle cromotropiche, in genere blu e gialle, per il monitoraggio rispettivamente del tripide e della mosca bianca. A supporto delle trappole blu per il tripide vi sono delle sostanze attrattive (Lurem). La cattura massale consiste invece di trappole ad olio (Tutasan), che sono delle specie di bacinelle riempite di acqua e in superficie un sottile strato di olio di semi o saponaria. Al centro di questa bacinella si trova il supporto dove viene collocato il feromone specifico per il lepidottero che si vuole controllare. In genere i risultati maggiori si sono ottenuti sulla tuta absoluta e la spodopthera littoralis. Il maschio dell'insetto a questo punto gira attorno al feromone, scambiandolo per una presenza femminile, tocca lo strato superficiale della bacinella con le ali, rimanendo invischiato e cade nell'acqua annegando.

Gli insetti e i microrganismi utili

Gli insetti utilizzati per la lotta integrata possono esser divisi in due categorie: Predatori e Parassitoidi.
I Predatori, come dice la parola stessa, attaccano  direttamente l'insetto target per nutrirsi, mentre i Parassitoidi  inseriscono le uova dentro  le loro prede in maniera da utilizzare il parassita come una sorta di  incubatrice.
I microrganismi sono in genere dei funghi o batteri che agiscono per competizione o parassitismo nei confronti dei funghi patogeni o degli  insetti nocivi. Per quanto riguarda la competizione, i funghi introdotti specialmente dopo una disinfezione del terreno, vanno a colonizzare le aree di coltivazione, molte volte in simbiosi o comunque attorno alle radici delle piante. In questa maniera viene occupata la rizosfera della pianta  impedendo ai funghi nocivi di entrare. Per quanto riguarda la capacità  di parassitizzare , questi funghi trovano nella cheratina dell'insetto un substrato di crescita con conseguente morte, mentre esistono funghi che parassitizzano altri funghi.

La lotta integrata è una pratica che consiste nell'utilizzare dei mezzi non chimici per controllare i parassiti delle piante (insetti e funghi). In pratica tutti i prodotti biologici, gli ausiliari utili, le trappole, i microrganismi e i sistemi meccanici di controllo nelle serre, sono tutti mezzi idonei a diminuire l'uso degli agrofarmaci. Chiaramente la lotta integrata, specialmente quella con gli insetti e i microrganismi è molto tecnica e deve seguire tutte le precauzioni onde evitare di rendere nulla la pratica. Per questo motivo consigliamo di seguire un breve vademecum per poterla utilizzare al meglio.

  1. Riconoscere o preventivare i parassiti o le malattie
  2. Valutare che non si superi la soglia economica di danno
  3. Controllare la persistenza degli agrofarmaci utilizzati in precedenza onde evitare delle residualità nocive agli insetti che si vogliono introdurre (effetti collaterali dal sito Koppert)
  4. Verificare le condizioni ambientali e climatiche (temperatura, umidità, luce)
  5. Praticare delle tecniche di coltivazione atte ad aumentare le resistenze delle piante
  6. Utilizzare varietà resistenti dove è possibile
  7. Evitare alte densitàdi produzione
  8. Utilizzare del materiale di propagazione proveniente da vivai accreditati
  9. Dove possibile alternare le colture.

Analizziamo meglio i punti
  1. La lotta integrata è una pratica molto tecnica e per una buona riuscita è molto importante agire in prevenzione o almeno ai primi attacchi dei parassiti. In molte colture ormai sono noti i possibili parassiti che possono attaccarle e di conseguenze è utile preventivare con il tecnico un piano di lotta.
  2. Un attacco elevato già presente , richiede un uso elevato di insetti o per quanto riguarda i microrganismi un intervento tardivo potrebbe essere inefficace. Di conseguenza bisogna valutare bene i costi.
  3. I fitofarmaci applicati sulla coltura hanno un effetto residuo sugli insetti utili: ciò significa che prima di introdurre gli insetti ènecessario sapere quali  trattamenti sono stati  eseguiti per verificare se siano compatibili con i lanci degli ausiliari.  Alcuni insetticidi, ad esempio i piretroidi, hanno una lunghissima persistenza sugli insetti utili, fino a 60 giorni; questo significa che sulle piante trattate con questi prodotti non potranno essere lanciati insetti utili per 60 giorni! Spesso non si tiene conto di questo importante fattore, confondendolo con la carenza del prodotto ( carenza breve = persistenza breve) .
  4. Gli insetti utili, come tutti gli esseri viventi, sono condizionati nel loro sviluppo da particolari condizioni di Temperatura, umidità relativa e luce: è importante conoscerle, perché qualora non si verifichino è necessario riprogrammare il lancio. Un esempio a questo proposito sono le arnie di bombi: introduzioni troppo precoci di questi imenotteri sono sconsigliate, perché a temperature inferiori a 8°C l'attività di impollinazione è pressoché nulla e la produzione del polline delle piante è molto bassa.
  5. L'utilizzo di prodotti che stimolano le difese immunitarie delle piante e dei fertilizzanti poco spinti in azoto per evitare degli intenerimenti della vegetazione, diminuiscono in maniera importante l'attacco dei parassiti.
  6. L'ibridazione ha reso disponibile in commercio delle varietà di piante che oltre ad essere più produttive (nel caso degli ortaggi) o belle (nel caso delle floreali e ornamentali) , anche in diversi casi resistenti alle malattie come funghi (Fusarium spp) e virus .
  7. La densità di coltivazione troppo elevata ha parecchi svantaggi:
    • La poca luce rende le piante più filate e deboli
    • Aumento dell'umidità e quindi favorisce gli attacchi fungini (es. muffa grigia)
    • Difficoltà dei trattamenti a raggiungere bene tutte le parti della pianta
    • Scarsa qualità del prodotto finito
  8. L'alternanza delle colture deve essere fatta nell'ottica che la coltura successiva non sia della stessa famiglia in quanto facilmente sarebbe attaccata ugualmente dagli stessi patogeni. E' altresì importante fare  un analisi che gli stessi parassiti possano attaccare la coltura successiva . Per esempio alternare il pomodoro con il peperone che sono della stessa famiglia o alternare le stelle di natale che prendono la mosca bianca con geranei macranta o fuchsie.

Vantaggi della Lotta integrata
  1. Permettere di usare meno sostanze chimiche
  2. Diminuisce il numero dei residui di agrofarmaci presenti nelle colture
  3. Consentono di eseguire un agricoltura eco-sostenibile
  4. Riequilibrio dell'eco-sistema
  5. Perdita della resistenza agli agrofarmaci da parte dei parassiti
  6. Le piante sono meno stressate dai trattamenti e di conseguenza hanno più vigore
  7. Gli ambienti di lavoro sono più sicuri per le persone che li frequentano
  8. Il futuro dell'agricoltura è indirizzato verso sistemi ecosostenibili e di conseguenza sarà  sempre più richiesta l'adeguamento a queste direttive.

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