Albenga e il territorio

Trenta candeline per l'Istituto Agrario di Albenga: Tradizione e innovazione, così si preparano gli agricoltori di domani

Trenta candeline per l'Istituto Agrario di Albenga: Tradizione e innovazione, così si preparano gli agricoltori di domani
Trenta candeline per l'Istituto Agrario di Albenga: Tradizione e innovazione, così si preparano gli agricoltori di domani

Nel ristrutturato chiostro di San Bernardino hanno trovato collocazione
la sede della Polizia Municipale e, al piano superiore, tra antiche celle di frati ed affreschi medievali, i ragazzi dell’istituto professionale Aicardi, “Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale”, meglio noto come “Agrario”, che quest’anno (2016) festeggia i suoi primi 30 anni di attività.

Come spiega il professor Giuseppe Rossi, Coordinatore della Dirigente e responsabile dell’Istituto: “Questa scuola è nata trent’anni fa sulla spinta delle Associazioni e dei Sindacati di Categoria; eravamo alla metà degli anni ’80 e molte aziende si stavano convertendo dalle produzioni orticole a quelle floricole, più impegnative dal punto di vista tecnico, e mancavano figure professionali in grado di affrontare al meglio questo importante cambiamento. La nostra scuola è andata a colmare questa lacuna, formando gli agricoltori di oggi e di domani: non più semplici coltivatori ma veri e propri imprenditori che, grazie a competenze specifiche, sono in grado di valorizzazione la produzione e dedicarsi alla commercializzazione con una nuova consapevolezza. La particolarità è che oggi molti dei nostri studenti non sono, come ci si aspetterebbe, figli di agricoltori ma provengono da altri contesti; si tratta per lo più di maschi, le ragazze si attestano su un 40%, e non risiedono ad Albenga ma in altre località della piana”.
Se negli ultimi anni si è assistito ad un ritorno alle attività agricole, va detto che l’agricoltura non è più quella dei nostri padri e dei nostri nonni ma si è evoluta e richiede competenze diverse, oltre ad un occhio particolare per interpretare gli umori del mercato. Proprio in questo contesto si inserisce la figura professionale che esce da questo Istituto: un giovane in grado di gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive, individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, assistere i singoli produttori e le strutture associative nell’elaborazione di piani per lo sviluppo rurale, organizzare e gestire attività di promozione e marketing, intervenire nella valorizzazione del turismo locale e molto altro ancora.
Continua Rossi: “Una delle peculiarità della scuola è l’attività di laboratorio, oltre a quella sul campo, con l’adesione a numerosi progetti che permettono ai ragazzi un confronto diretto con il mondo del lavoro: a breve due studenti scelti per merito andranno alla fiera di Essen, in Germania, per loro sarà senz’altro un’esperienza importante.
L’Istituto ha una sua azienda Agraria che diventa il teatro operativo per numerose iniziative, nonostante le difficoltà economiche in cui versano tutte le scuole per i tagli operati dal Ministero, cerchiamo di non far mancare ai nostri ragazzi questo genere di attività. Abbiamo il sostegno delle Associazioni, delle cooperative, prima fra tutte L’Ortofrutticola, e dei Sindacati di Categoria che spesso ci invitano ad eventi, come nel caso di Essen; sarebbe importante che tale sostegno si allargasse alle aziende agricole della piana, infatti, secondo le nuove normative, infatti, i ragazzi devono fare una certa quantità di ore in alternanza scuola-lavoro e senz’altro lavorare presso le aziende che un domani potrebbero essere interessate ad assumerli sarebbe un bel vantaggio per entrambe le parti: per gli studenti, che potrebbero arrivare in azienda già preparati al lavoro specifico, e per le aziende, che avrebbero il modo di vagliare i futuri candidati già sul campo”.
Il diploma di Maturità che si ottiene alla fine del percorso di studi è facilmente spendibile sul territorio e buona parte degli studenti trova in breve tempo un’occupazione in linea con la loro preparazione. Sottolinea il professor Rossi: “La nostra è una scuola medio-piccola: attualmente abbiamo 10 classi, con una media annua di circa 200 alunni. Questo ci porta ogni anno ad immettere nel mondo del lavoro un numero esiguo di alunni, dando quindi ai ragazzi diplomati una maggiore possibilità di trovare impieghi in tempi brevi”.
“Per i trent’anni della scuola si stanno preparando grandi festeggiamenti - spiega Rossi – nella seconda metà del mese di novembre organizzeremo un fine settimana ricco di eventi: due incontri, uno più professionalizzante ed un altro più didattico, ai quali dovrebbe presenziare la Presidente Nazionale degli Istituti Agrari; ci sarà la presentazione del libro di Angelo Gastaldi sulla flora mediterranea ed una mostra di lavori. Naturalmente non mancherà la parte ludica, con l’organizzazione di una festa e di balli, forse proprio questo è l’aspetto più atteso dai nostri ragazzi!”. Quale occasione migliore dunque per andare a conoscere e scoprire questa realtà scolastica, ancorata nel passato agricolo della nostra terra ma proiettata nel futuro di un’economia in rapido cambiamento.

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